COME ARRIVARE COSA VEDERE COSA
SAPERE
Ultimo
aggiornamento:
01-05-14
|


 
IN AUTOSTRADA Uscita A1 Caianello
da Roma e Napoli s.s. telesina da Benevento uscita PIETRAVAIRANO , s.s.
venafrana da Vasto- Campobasso -Isernia- Venafro.
-
IN TRENO Stazione
f. s. di Vairano-Caianello.
-
IN AEREO Capodichino
Napoli Ciampino Roma.
-
IN AUTOBUS
da Caserta Campobasso-Isernia
(Autolinee Eredi Fernandes Pietravairano Tel.0823.984002)
www.fernandes.it da Cassino
Napoli ( Azienda Mobilità Casertana) Via Appia Caserta 0823250111
I
NUMERI UTILI |
Municipio di
Pietravairano |
P.zza Municipio |
0823984122
0823984520 |
Fax |
|
0823984812 |
Consultorio
familiare |
P.zza Municipio |
|
Ufficio UMA |
P.zza Municipio |
|
Farmacia Ferrante |
Via S. Lorenzo
Pietravairano |
0823984695 |
Studio medico dott.
Di Muccio Aldo |
Via Roma 1° trav. |
0823984848 |
Studio medico dott.
Acquaro Giuseppe |
Via Campo di Santo |
0823984786 |
Parrocchia S.
Giovanni |
P.zza Municipio
Pietravairano |
0823984932 |
Chiesa S. Eraclio |
P.zza C. Battisti
Pietravairano |
0823984097 |
Ospedale civile
Piedimonte Matese |
Via Matese
Piedimonte Matese |
0823544111 |
Ospedale civile
Teano |
Via Roma Teano |
0823875835 |
Carabinieri Vairano
Scalo |
Via Napoli |
112 0823988032 |
Polizia Capua |
Via Andreozzi Capua |
113 0823969547 |
Ferrovie Vairano
Caianello |
Stazione |
0823988398 |
C.p.t.c. consorzio
prov.le trasporti |
Via Appia Caserta |
0823250111 |
Eredi Fernandes
autolinee |
Via S. Antonio Abate
Pietravairano |
0823984004 |
Eredi Roberto
Ferrazza autolinnee |
Piedimonte Matese |
0823911241 |
Prefettura di
Caserta |
P.zza Vanvitelli |
0823429111 |
Regione Campania |
Centro direzionale
Napoli |
0817531111 |
Provincia di Caserta |
Corso Trieste |
0823247111 |
Questura di Caserta |
P.zza Vanvitelli |
0823326444 |

COSA
SAPERE
Un paese di 3100 abitanti, i suoi abitanti si
chiamano Pietravairanesi un quinto di essi abitano nel centro storico, di
origine medievale, arroccato su di una collina, con accanto un piccolo
agglomerato di case ,S. Eramo, ed una frazione S. Felice che dista circa tre
chilometri in direzione Pietramelara.
Paesi
limitrofi:
ROCCAROMANA ,
RAVISCANINA, PIETRAMELARA, RIARDO,
SANT'ANGELO ,D'ALIFE BAIA E ALATINA
VAIRANO PATENORA.

Stemma Comune di Pietravairano
Partito d'azzurro e di verde: il PRIMO a tre colli
d'argento, isolati e ristretti uno su due, il superiore sostenente un cane
bracco pure d'argento, collarinato di rosso, seduto ed abbaiante; il SECONDO
a cinque spighe di grano gambute e fogliate d'oro, impugnate, legate di
rosso.
Amministrazione Pietravairano
Sede Comunale: Piazza municipio Cap. 81050 tel. 0823
984122 Fax. 0823-984812
Amministratori Comune di Pietravairano:
Carica Sindaco: FRANCESCO ZARONE
Carica Vicesindaco DI ROBBIO RAFFAELE

CURIOSITA'
I cognomi
più presenti a Pietravairano.
112,80 % Del Sesto - 70,50 % Rotondo - 62,04 % DeFelice - 56,40
% Cerbo - 53,58 % Acquaro - 53,58 % Robbio - 45,12 % Iasimone -
45,12 % Rossi - 36,66 % Iadevaia - 33,84 % Bassi.
COSA
VEDERE
Itinerari naturalistici, lungo le
pendici del Monte Caievola, dove ci sono anche alcuni percorsi disegnati dal
CAI.

Pietravairano
custodisce dei tesori molto importanti, le sue chiese sono di notevole
valore artistico,come la chiesa Collegiata di S. Eraclio si fa risalire al
1129, all'interno della quale, la Madonna presenta il bambino a S. Eraclio e
S. Paride oppure la Madonna del Carmine con Anime Purganti,seconda metà del
XVI sec. Museo S. Eraclio.

- 1384-Questo è l'anno
in cui si fa risalire l'origine della chiesa,il culto per la Madonna della
Vigna si va sempre più diffondendo anche nei paesi circonvicini. Il 24
aprile 1444 giunge atteso, il primo riconoscimento ufficiale: il Sommo
Pontefice Eugenio IV emana una bolla con cui arricchisce la "ECCLESIA BEATAE
MARIA EX MURA CASTRI PETRAE DE VAIRANO" di indulgenze per anni
20. ASSUNZIONE DI MARIA VERGINE DI GAETANO GIGANTE Presumibilmente nel
periodo tra il 1750 ed il 1800, venne inserito nella parete di fondo della
Chiesa, dietro l'altare maggiore una tela raffigurante l'Assunzione di Maria
Vergine di m. 4 x 2 firmata dall'autore Gaetano Gigante (1770-1840) padre
del più famoso Giacinto.
-
Il centro storico di Pietravairano è uno dei
più suggestivi, di origine medievale, arroccato a forma di "presepe", con su
in cima un castello con una torre cilindrica.

DOVE MANGIARE O
DORMIRE
RISTORANTE " LA CAVEJA "
PIETRAVAIRANO CE
Ambiente:
elegante - Chiusura: lunedì - Prenotazione
consigliata - Aria climatizzata: si Caserta: 40 km
Questo
Ristorante-Locanda è stato fondato durante gli anni 80' da RAFFAELE ROTONDO,che prendendo spunto dalle importanti
tradizioni gastronomiche di Pietravairano, derivanti dalla sua secolare
cultura contadina, tradizioni e sapori che sono stati ripresi ed
elaborati, hanno inventato, importanti,esclusivi e gustosi piatti
tipici. Il locale che offre anche ospitalità, con circa 30 stanze, è
anche presente nelle migliori guida gastronomiche. Chiamare . 0823 984824
via Annunziata.
RISTORANTE " IL VAIRO " VAIRANO
PATENORA CE
Ambiente:
elegante - Chiusura: Martedi - Prenotazione
consigliata
- Aria climatizzata: si - Caserta: 40 km
Questo ristorante
è stato fondato dal signor Renato Martino. Nel 1990, il locale
ha subito una notevole trasformazione, facendo un gran salto di
qualità, diventando un punto di riferimento per i buongustai
. Oggi, secondo alcune guide è uno dei migliori ristoranti della
Campania. Chiamare : Tel. 0823.643018
RISTORANTE DEL SOLE - CAIANELLO - CE
Matrimoni e
cerimonie - Chiusura: Martedi - Prenotazione
consigliata
- Aria climatizzata: si - Caserta: 40 km
ll
Ristorante del Sole, si trova immediatamente all'uscita
dell'autostrada del Sole (A1, Milano-Napoli,Caianello), svincolo
per Benevento e per il Molise. ll ristorante, da oltre 50 anni,
é gestito dalla famiglia Iannotta. Una ottima cucina ad un
prezzo giusto. Chiamare : Tel. 0823.922814.
ALICI GRATINATE
-
·
1Kg di alici del tirreno
-
·
150g di pomodori pelati
-
·
500g di pane raffermo
-
·
1dl di olio extra vergine di oliva
aglio, prezzemolo, sale e pepe q.b.
Pulire le alici e disporle in una terrina formando degli
strati con il pane e le spezie fino a riempire il contenitore. Ad operazione
ultimata aggiungere i pomodori salando e pepando il composto così ottenuto.
Mettere quindi in forno a 200 gradi per 8 minuti.
Il vino consigliato è uno Chardonnay dell'Azienda Casale del Giglio. Si
presenta giallo paglierino dalle caratteristiche olfattive eleganti con una
piacevole nota di freschezza ed acidità, una buona persistenza gustativa ed
un grazioso finale di mandorla.
-
'A
frittata c'a napetella
Dal Taburno, sorvolando Monte Majulo (o Maggiore), eccoci a Pietravairano. Tradizionale di Pasqua è «'A frittata c'a napetella». Gli
ingredienti per sei persone sono: uova 6, sale quanto basta, "napetella"
(mentuccia) gr. 100 all'incirca. Si prendono le foglioline di
quest'erba che è facile trovare sui fossi, si lavano, si asciugano,
si pigiano, si mescolano con poco sale e con le uova già battute. Il
tutto si mette nella padella insieme all'olio, e si fa soffriggere.
-
«'A
cicciata»
(zuppa di fave). Gli ingredienti per quattro persone sono: Kg 1 di
fave fresche (sbucciate), cipolla, una fetta di «ventresca»(pancetta),
pepe, sale e sugna quanto basta. Si prende la sugna, la «ventresca»,
un po' di cipolla, le fave, il sale ed il pepe; tutti insieme si
mettono a soffriggere nel tegame per qualche minuto; dopo che le fave
sono abbiondite si aggiunge dell'acqua e si fanno bollire fino a
completa cottura. Nel frattempo si preparano i piatti con il pane
affettato che, appena finita la cottura verrà ricoperto dalle fave.
Si fa assorbire il brodo e si serve.
-
«'A
cipullata»(zuppa
di cipolle). Gli ingredienti per 4 persone sono: Kg 1 di cipolle,
prezzemolo ('u purdusinu) quanto basta, formaggio grattugiato 100 gr,
quattro o più uova, lardo quanto basta, olio o sugna quanto basta,
sale quanto basta. Si mettono le cipolle affettate in un tegamino a
soffriggere insieme all'olio o alla sugna; dopo pochissimo tempo si
aggiunge acqua. Raggiunta l'ebollizione si aggiungono uova battute,
formaggio grattugiato, sale e prezzemolo. E con la cottura si mette
tutto nei piatti con sotto il pane già affettato; si serve.
-

LA RICETTA
: IL RAGU' 'O rraú ca me píace a me m' 'o ffaceva sulo mammà. A che
m'aggio spusato a te, ne parlammo pè ne parlà. Io nun songo difficultuso; ma
luvàmmel' 'a miezo st'uso. Si, va buono: cumme vuò tu. Mò ce avessem'
appiccecà Tu che dice? Chest'è rraú? E io m' 'o mmagno pe m' 'o mangià... M'
'a faje dicere na parola?... Chesta è carne c' 'a pummarola
Il ragù è sugo da meditazione, da ritmi lenti, da tavola
apparecchiata con gusto e precisione, da piatti "accopputi" di buona
porcellana, da bicchieri di cristallo o tutt'al più di vetro, mai di
plastica, da tovaglioli di stoffa, e mai di carta, insomma rappresenta un
approccio alla tavola che non può essere tipo fast-food, ma presuppone tempi
assolutamente diversi.
Non si consiglia alle persone che sono a dieta o a coloro che hanno un
rapporto conflittuale con il cibo: una volta iniziato un piatto di " zite"
spezzate condite con il ragù, non si può finire che con la tanto vituperata
"scarpetta" perché nel piatto non rimanga traccia benché minima del ben di
Dio che abbiamo avuto il piacere di mangiare. Anzi, la tradizione napoletana
esige quasi per prassi consolidata che prima di sedersi a tavola il sugo
venga "provato" intingendovi un pezzo di pane che costituirà una sorta di
anteprima del sapore che si otterrà con la pasta.
Il ragù è anche pazienza, tanta, tanta pazienza per seguirne la cottura che
nelle varie fasi può anzi deve arrivare fino a sei ore, ed è proprio in nome
di questa pazienza che vi do appuntamento alla prossima uscita nella quale
ci cimenteremo con tutta la superbia del caso, nella sua preparazione.
MACCHERONI
-
INGREDIENTI (per 4 persone):
-
·
500 grammi di peperoncini verdi molto piccoli
-
·
4 melanzane
-
·
500 grammi di pomodorini Pachino o San
Marzano
-
·
10 foglie di basilico
-
·
300 grammi di mozzarella di bufala lasciata
riposare per una giornata o 300 gr. di fior di latte fresco
-
·
Parmigiano grattugiato q. b.
-
·
Quattro spicchi di aglio
-
·
Olio extravergine di oliva q.b.
400 grammi di ziti spezzati a mano o di penne (per quelli
che hanno fretta)
In due diverse padelle friggete da un lato i peperoncini
verdi e dall'altro le melanzane tagliate a "funghetto". A cottura ultimata,
toglietele dall'olio e nello stesso che avrete raccolto in un'unica padella
fate consumare per qualche minuto i pomodori tagliati a pezzetti con la metà
delle foglie di basilico.
Aggiungete peperoncini e melanzane e aggiustate di sale lasciando insaporire
il tutto per qualche minuto ancora.
Cuocete la pasta in abbondante acqua salata, aggiungete i peperoncini, le
melanzane col loro olio di cottura, e la mozzarella tagliata a dadini,
spolverate di parmigiano, aggiungete le restanti foglie di basilico fresco,
rimescolate e servite in tavola.
P.S. Solo per una questione di nostalgia personale, anche se i puristi della
cantina storceranno il naso, vi consiglio di accompagnare questo piatto con
della Malvasia secca di Lipari, non vi assicuro che vi ritroverete su quella
spiaggia ma provateci e fatemi sapere.
MACCHERONI :
INGREDIENTI (per 4 persone):
- 500 grammi di peperoncini verdi molto piccoli
• 4 melanzane
• 500 grammi di pomodorini Pachino o San Marzano
• 10 foglie di basilico
• 300 grammi di mozzarella di bufala lasciata riposare per una giornata o
300 gr. di fior di latte fresco
• Parmigiano grattugiato q. b.
• Quattro spicchi di aglio
• Olio extravergine di oliva q.b.
400 grammi di ziti spezzati a mano o di penne (per quelli che hanno
fretta)
In due diverse padelle friggete da un lato i peperoncini verdi e
dall'altro le melanzane tagliate a "funghetto". A cottura ultimata,
toglietele dall'olio e nello stesso che avrete raccolto in un'unica
padella fate consumare per qualche minuto i pomodori tagliati a pezzetti
con la metà delle foglie di basilico.
Aggiungete peperoncini e melanzane e aggiustate di sale lasciando
insaporire il tutto per qualche minuto ancora.
Cuocete la pasta in abbondante acqua salata, aggiungete i peperoncini, le
melanzane col loro olio di cottura, e la mozzarella tagliata a dadini,
spolverate di parmigiano, aggiungete le restanti foglie di basilico
fresco, rimescolate e servite in tavola.
P.S. Solo per una questione di nostalgia personale, anche se i puristi
della cantina storceranno il naso, vi consiglio di accompagnare questo
piatto con della Malvasia secca di Lipari, non vi assicuro che vi
ritroverete su quella spiaggia ma provateci e fatemi sapere.
-

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